Teatro

“Ma ci saranno ancora degli asini a Moguer?" Probabilmente questa è la domanda che si faranno oggi i lettori di Platero y Yo del grande poeta in ombra, Juan Ramòn Jiménez (Premio Nobel per la letteratura 1956). Moguer è il paese dove è nato l’autore, Platero è l’asino più famoso della poesia del Novecento. Più che un divertimento, il libro lentamente maturato per molti anni, dal 1907 al 1916 (data della pubblicazione) è il ritratto interiore di un lirico che aveva fatto della continua interrogazione della vita e del mondo la sua regola. A ben guardare, più che di un monologo poetico, si tratta di un dialogo fra il poeta e la natura...
"Il poeta si serve dell’ asino per entrare nel mondo della natura e conoscere la natura dell’ uomo, a cominciare da se stesso....” (Carlo Bo introduzione ad edizione italiana 1991 - Passigli Editori)
L’ esecuzione del melologo  è una selezione dei più suggestivi  brani tratti dai 28 che compongono l’opera omonima, scritta dal  compositore fiorentino Mario Castelnuovo Tedesco (1895-1968), a due anni dalla morte del poeta, nel 1960. Autore prolifico e di grande talento, sue sono alcune delle composizioni più importanti del repertorio chitarristico novecentesco. Platero y yo spicca per singolarità essendo concepita per voce recitante e chitarra, un vero e proprio duo, dove la parola viene trattata anche sotto l’aspetto musicale, con una precisa scansione nel tempo, fino a creare un affascinante, quanto complesso intreccio tra le parti. La lettura musicale, complicata ma allo stesso tempo scorrevo-le, a volte si sofferma sulla descrizione degli eventi, altre volte sugli umori o stati d‘animo che questi provocano, esaltando alla fine del percorso il rapporto intimo, e alla pari, tra i due protagonisti compagni di “viaggio”. Non ci si aspetti quindi un sottofondo musicale, magari d’ impronta spagnola come la nazionalità del poeta farebbe supporre, né tanto meno una mera descrizione a programma del  testo, ma, se ci è concesso il suggerimento si provi ad ascoltare l’ opera con lo spirito suggerito dall’ autore del testo:
“questo non è  un libro per bambini ma forse, per uomini bambini” “Dovunque ci sono bambini", dice Novalis, "esiste un’età d’oro”. Dunque a questa età d’oro, che è come un’isola spirituale caduta dal cielo, si volge il cuore del poeta e ci si trova così bene che il suo più gran desiderio sarebbe di non doverla mai più abbandonare.”

PROGRAMMA

Vanessa Gravina voce recitante, Claudio Piastra chitarra
​Mario CASTELNUOVO-TEDESCO (1895 - 1968)Platero y Yo
Platero: Allegretto molto mosso,  trottando
El pozo: Lento, misterioso
Los gitannos: Tempo di Habanera
Ronsard: Andantino grazioso
El canario vuela: Molto moderato, ma leggero e volante
Idilio de Noviembre: Quieto, dolce e tenero
Golondrinas: Vivace  leggero e volante
La flor del cammino: Lento, quieto e semplice
Amicizia: Andantino grazioso
La luna: Lento, trasparente, estatico
La muerte: Moderato, ma deciso e sinistro
Melancolia: Andantino elegiaco
A Platero en el cielo de Moguer: Lento e meditativo

Vanessa Gravina

Debutta all’età di sei mesi in un carosello della Plasmon diretto dai fratelli Taviani.
E’ l’inizio di una carriera, a Milano, che la vede protagonista di testimonial e interprete di pubblicità. Vogue, Rakam, Grazia, Capital, Class l’hanno ritratta più volte in copertina, mentre Richard Avedon, Jilles Tapie, Fabrizio Ferri, Angelo Frontoni, Oliviero Toscani sono alcuni tra i fotografi che l’hanno avuta davanti all’obiettivo. Nel 1980 debutta, negli studi RAI di Milano, nella trasmissione radiofonica intitolata “Torno Subito”, ideata da Diego Cugia e Massimo Catalano. Tra gli interpreti Lella Costa, Angela Finocchiaro e Antonio Catania. Nel 1985 esordisce sul grande schermo con il film “Colpo di Fulmine”, regia di Marco Risi, nomination al Nastro d’Argento come migliore attrice protagonista. Subito dopo è la volta de “I due fratelli”, TV movie diretto da Alberto Lattuada e di “Fuori Scena“, di Enzo Muzii con Valeria Moriconi. Successivamente è interprete del film “Maramao” (1987), sceneggiatura di Sandro Veronesi, prodotto da Francesco Nuti e diretto da Giovanni Veronesi. Segue il film a episodi “32 dicembre” (1988), diretto e sceneggiato da Luciano De Crescenzo. Diventa nota al pubblico televisivo nel 1987 anno in cui, accanto a Gianni Morandi e Catherine Spaak, interpreta la serie “La voglia di Vincere”, regia di Vittorio Sindoni. Segue, nel 1988, la serie per Mediaset “Don Tonino”. Subito dopo è la volta de “La Piovra 4” (1989) e “La Piovra 5” (1990), entrambe dirette da Luigi Perelli, con Michele Placido, Remo Girone e Vittorio Mezzogiorno.  Nel 1991 Giorgio Strehler la dirige nel ruolo di Hilde nella “La Donna del Mare” di Henrik Ibsen, al Piccolo Teatro di Milano, regia firmata anche da Henning Brockhaus. Fa seguito “Nella città l’inferno”, dall’omonima sceneggiatura di Suso Cecchi d’Amico, adattamento di Dacia Maraini e regia di Francesco Tavassi. Nel 1993 è tra gli interpreti del film “Abbronzatissimi 2” a cui fanno seguito “Dietro la pianura“, con Claudio Bisio, e “Italiani” (1996) di Maurizio Ponzi, menzione speciale al Festival di Berlino; tra gli interpreti Ivano Marescotti e Roberto Citran. Nel 1998 per Canale 5 gira il TV movie “Come quando fuori piove” e il film “Milonga”, regia di Emidio Greco, accanto a Carlo Cecchi e a Giancarlo Giannini. Nel 1999, in Francia, interpreta insieme a Gad Elmaleh la commedia cinematografica “Le gens en maillot de bain“, di Eric Assous. Successivamente è la volta del film “Rien que du bonheur“, diretto da Denis Parent. Nel 2000 torna in Italia per girare la serie “Ricominciare” e il tv movie “Gioco a incastro”. Nel 2001/2002 è interprete della quarta e quinta stagione della serie “Incantesimo”. Grolla d’Oro come migliore attrice e premio di pubblico e critica al Festival di Salerno per la migliore interpretazione femminile. Nel 2005 su RAI Uno prende parte la serie “Sospetti”, diretta da Luigi Perelli. Nel 2006, sempre per RAI Uno, gira “Gente di mare”, a cui fa seguito il film per la TV “Pompei ieri, oggi, domani”, regia di Paolo poeti, coproduzione italo-franco-americana con a Tomas Arana e Tony Musante. Ritorna in Francia dove gira accanto a Valery Donzelli la serie TV per France 2 “Les Camarades”. Lo stesso anno, per TF1, gira “Commissaire Valence” con Nora Arnezeder e Bernand Tapie.  Nel 2007 gira in Italia “L’uomo privato”, regia di Emidio Greco, menzione speciale al Festival del Cinema di Roma come migliore attrice non protagonista. Nel 2009 è la volta di “Principessa”, opera prima di Giorgio Arcelli Fontana con Piera degli Esposti e Michele Riondino. Nello stesso anno (2009) entra nel cast della seconda serie della fiction “Butta la luna” a cui fa seguito, sempre per RAI Uno, “Un caso di coscienza”.  Nel 2013 ritorna in TV con la serie in quattro puntate dal titolo “Madre aiutami”, accanto a Virna Lisi e con la regia di Gianni Lepre, produzione Endemol per Rai Fiction.  Parallelamente a quella cinematografica e televisiva, dopo l’esperienza del 1991 con Giorgio Strehler molto attiva è la carriera dell’attrice in campo teatrale. Tra i titoli più significativi ricordiamo “Nella Città l’inferno” di Suso Cecchi D’amico, “Pilato Sempre” di Albertazzi/Proclemer, “Le Troiane” e “Elettra” di Euripide, “Orestiade” di Eschilo, “Peccato che sia una sgualdrina” di John Ford, “La signorina Giulia” di Strindberg, “Vestire gli ignudi” di Pirandello, “Antigone” di Sofocle, “La bisbetica domata” di Shakespeare e “A piedi nudi nel Parco” di Neil Simon.